Nel mondo dell’acquacoltura, l’attenzione al benessere dei pesci e alla qualità del mangime ha spinto la ricerca verso soluzioni naturali e innovative. Tra queste, la chitina e il chitosano, polimeri naturali derivati principalmente dagli esoscheletri di crostacei e insetti, stanno emergendo come ingredienti chiave per migliorare il microbiota intestinale dei pesci.
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La chitina, un polisaccaride strutturale, non è digeribile direttamente dai pesci, ma svolge un’importante funzione prebiotica: favorisce la crescita di batteri benefici nel tratto intestinale, contribuendo a un equilibrio microbico ottimale. Il chitosano, ottenuto tramite deacetilazione della chitina, possiede proprietà antimicrobiche e immunomodulanti che lo rendono particolarmente efficace nel contrastare la proliferazione di patogeni. L’integrazione di questi composti nel mangime ha dimostrato di migliorare l’assorbimento dei nutrienti e di stimolare la risposta immunitaria, rendendo i pesci più resistenti alle infezioni.
Studi recenti hanno evidenziato come l’utilizzo di mangimi arricchiti con chitina e chitosano porti a una crescita più sostenuta e a una maggiore salute degli animali, grazie anche a una riduzione dello stress ossidativo. Questi benefici si traducono in una produzione più efficiente e sostenibile, in quanto l’uso di ingredienti naturali consente di ridurre la dipendenza da antibiotici e additivi chimici. Inoltre, tale approccio risponde alla crescente domanda di pratiche eco-friendly, contribuendo a migliorare la qualità del prodotto finale e a tutelare l’ambiente.
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