Nel 2017, l'Unione Europea ha apportato un'importante modifica normativa consentendo l'uso di proteine derivate da insetti nei mangimi per l'acquacoltura, segnando un momento cruciale per l'industria delle farine di insetti.
Questo regolamento ha aperto le porte all'introduzione di ingredienti che hanno un impatto ecologico inferiore rispetto alle fonti tradizionali. La ricerca in corso e gli sforzi dell'industria mirano a valutare i vari fattori che influenzano gli aspetti economici e ambientali della produzione di farine di insetti, tra cui la nutrizione degli insetti, i sistemi di produzione e le specie considerate.
A livello europeo, il settore degli insetti è riconosciuto come un'industria agricola emergente con il potenziale per svolgere un ruolo cruciale nelle catene alimentari e dei mangimi. La Piattaforma internazionale degli insetti per l'alimentazione umana e animale (IPIFF) riconosce l'importanza strategica del settore degli insetti nella realizzazione di catene di approvvigionamento circolari e resilienti. L'IPIFF ha chiesto la regolarizzazione degli insetti come rifiuti delle filiere controllate, evidenziando il potenziale degli insetti nel contribuire ai principi dell'economia circolare 1. Questa visione si allinea con quella dell'Unione Europea. Questa visione è in linea con le iniziative politiche dell'Unione Europea, note come Green Deal, che mirano a rendere l'Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 attraverso la promozione di pratiche di economia circolare e di sistemi di produzione rispettosi del clima 2.
Secondo la legislazione europea, gli insetti allevati per l'alimentazione umana, animale o per altri scopi sono classificati come "animali da allevamento" a tutti gli effetti. In quanto tali, devono rispettare le normative che regolano le materie prime per mangimi. L'attuale catalogo delle materie prime consente di nutrire gli insetti con materie prime autorizzate, quali materie prime di origine vegetale, residui di frutta e verdura, crusca di grano, erba e sottoprodotti di birreria e fieno. Tuttavia, sono state sollevate preoccupazioni sulla sostenibilità dell'allevamento di insetti, in quanto queste materie prime autorizzate potrebbero essere utilizzate per altri mangimi per il bestiame o per la produzione di cibo umano. Questa limitazione implica che l'impatto ambientale dell'utilizzo di questi materiali per l'allevamento degli insetti può essere maggiore rispetto all'utilizzo di prodotti di scarto alternativi.
Per migliorare la sostenibilità dell'allevamento di insetti, una soluzione promettente potrebbe essere l'utilizzo di prodotti ex-alimentari contenenti carne e pesce. Attualmente, questi prodotti non sono adatti al consumo, ma potrebbero servire come eccellenti fonti di nutrimento per la crescita degli insetti. L'IPIFF ha sostenuto il riconoscimento degli insetti delle filiere controllate come rifiuti, offrendo l'opportunità di massimizzare l'utilizzo di queste risorse e di generare valore economico attraverso la loro vendita.
Per approfondire il tema degli insetti nei mangimi per pesci e le normative europee, è possibile consultare le seguenti fonti:
International Platform of Insects for Food and Feed (IPIFF): Sito web dell'IPIFF
Green Deal europeo: Commissione europea - Green Deal
Legislazione europea sull'allevamento degli insetti e sulle materie prime per mangimi: Commissione europea - Insetti come alimenti e mangimi
Queste fonti forniranno informazioni complete sul quadro normativo, sugli sviluppi in corso e sul potenziale della farina di insetti come ingrediente sostenibile per i mangimi in Europa.
Fonti
European Commission - Green Deal - https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_en ↩
European Commission - Insects as Food and Feed - https://ec.europa.eu/food/safety/novel_food/insects_en ↩
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